Il Carnevale, in ogni luogo, si caratterizza per essere la festa dello scherno e della trasgressione. Infatti, anche in cucina, le ricette tipiche della festività prevedono tutte “una trasgressione”, essendo accomunate dalla presenza di fritture
La cucina Ladina Fassana per il Carnevale Ladino propone due gustosissimi dolci: I Grostoj e i meno celebri Grafons.
Grostoj o Crostoli o Grostoli
Ingredienti:
1 Kg di farina 00
5 uova
50 grammi di burro fuso
4 bicchierini di vino bianco
Il procedimento è facilissimo. Si impastano tutti gli ingredienti, fino a che non ci siano più grumi e la pasta risulti ben amalgamata. Le signore fassane consigliano sempre di far riposare in frigorifero per almeno un’oretta. A questo punto, estratto dal frigorifero l’impasto, si tira fino ad ottenere uno spessore sottile e con la rondella tagliapasta si ritagliano dei rettangoli.
Nel frattempo avrete portato a temperatura l’olio su fuoco lento.
Il trucco per ottenere un’ottima riuscita della frittura è proprio la tempetura dell’olio che va mantenuta costante. Prima di immergervi i rettangoli di impasto, infatti, meglio fare una prova con una piccola porzione di impasto e vedere se riesce a dorare e non si sfalda. Se “il grostolo cavia ” diviene velocemente dorato, senza sprofondare nell’olio e producendo piccole bollicine intorno ai bordi, allora si può iniziare a friggere!
Per estrarli utilizzare una schiumarola e in seguito metterli ad asciugare sulla carta asciugamano . Attendere qualche minuto e spolverare con abbondante zucchero a velo.
Grafons
Una ricetta invece poco conosciuta del carnevale è quella dei grafons. Solitamente conosciuti nella versione salata come sfogliatine di patate che accompagnano speck o crauti. A Carnevale però si può preparare la versione dolce con ripieno di uvetta o marmellata.
Ingredienti:
500 g di farina 00
un bicchiere di latte
un bicchiere di acqua
un bicchierino di grappa
una bustina di lievito in polvere
un cucchiaio di olio d’oliva
due cucchiai colmi di zucchero
una patata lessa
3 uova
essenza di limone
La particolarità che li rende diversi dai krapfen e dai tortelli di marmellata è proprio l’aggiunta della patata. Questo ingrediente, come in ogni impasto, serve a conferire leggerezza e a rendere il composto più soffice. Prima di iniziare occorre mettere a sbollentare la patata e ad ammollare le uvette in acqua o vino bianco. Si può scegliere il ripieno di marmellata oppure di uvette.
Un buon consiglio se si sceglie quest’ultimo ripieno, soprattutto per i bambini, è quello di frullare (non in modo fine ma abbastanza grossolanamente) le uvette.
A questo punto si può iniziare: versare la farina su una spianatoia e come di consueto disporre al centro le 3 uova, con lo zucchero, il pizzico di sale e la patata. A questo punto unire gli ingredienti “liquidi”: il bicchiere d’acqua, il bicchiere di latte in cui avremo sciolto precedentemente il livieto, il bicchierino di grappa, il cucchiaio di olio e a scelta le scorzette di limone oppure qualche goccia di essenza di limone per dolci. Impastare energicamente per un quarto d’ora e poi lasciare riposare per almeno due ore.
Tirare l’impasto e ritagliare rettangoli di 5 per 10 cm. Disporre al centro dei rettangoli il ripieno di marmellata o uvette e chiudere , sovrapponendo un altro rettangolo. Con l’aiuto di un po’ di acqua, sigillare le chiusure, bagnandone i bordi. A questo punto friggere in abbondante olio e fare asciugare su carta asciugamano. Cospargere il tutto con zucchero semolato.
Attenzione a non mangiarli troppo caldi, meglio attendere qualche minuto, in quanto la marmellata sarà bollente. Buon Appetito!
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